La casa Matten nel museo all’aperto di Ballenberg si dedica ogni anno a un tema diverso, di attualità. Quest’anno il focus è sui materiali da costruzione sostenibili. L’anno prossimo il Ballenberg offrirà alla rete Archijeunes l’opportunità di aprire molteplici “finestre” sul mondo dell’educazione alla cultura del costruito.
In concreto, tutte le organizzazioni e le persone attive nell’ambito della mediazione della cultura del costruito avranno la possibilità di presentare le proprie attività e il proprio impegno – che si tratti di testi, poster, file audio o video – le forme espressive sono ancora da definire. Proposte e suggerimenti sono benvenuti!
Nel contesto di un’introduzione generale al mondo dell’educazione alla cultura del costruito, verranno inoltre trasmessi contributi elaborati collettivamente. Sarà anche possibile scoprire – leggendo, giocando o ascoltando – una selezione di esposizioni e risorse tratte dalla piattaforma Archijeunes.
Oltre a questa esposizione, la mansarda della casa Matten sarà a disposizione delle operatrici e degli operatori della mediazione culturale attivi in Svizzera, per OpenLab, attività educative e altre iniziative legate a questo tema centrale. Il Ballenberg è aperto a nuove idee e contribuisce alle spese.
Le persone interessate possono iscriversi entro il 30 settembre a franziska.werlen@ballenberg.ch.

Bis vor Kurzem wussten in der Schweiz nur wenige, was die SDGs sind. Es handelt sich um die Sustainable Development Goals der UNO. Die 17 Nachhaltigkeitsziele sind wiederum Teil der Agenda 2030, die von der UNO 2015 in Kraft gesetzt wurde. Obwohl der Bundesrat 2018 einen Länderbericht der Schweiz zur Umsetzung der Agenda 2030 vorlegte, blieben die SDGs weitgehend unbekannt. In den letzten Jahren lässt sich jedoch eine wachsende Präsenz der Nachhaltigkeitsziele bei Bund, Kantonen und Gemeinden feststellen; sie scheinen langsam in der Schweiz anzukommen. Dazu passt, dass das Bundesamt für Raumentwicklung ARE und das Bundesamt für Kultur BAK nun gemeinsam im Rahmen des Förderprogramms Nachhaltige Entwicklung eine Projektausschreibung zum Thema «Lebenswerte und nachhaltige Orte» lancieren und dabei ausdrücklich auf die SDG 11 (Nachhaltige Städte und Gemeinden) und SDG 15 (Leben an Land) verweisen. Die Ausschreibung orientiert sich am Davos Qualitätssystem für Baukultur; Projekte können noch bis zum 30. September 2025 eingereicht werden.
Fino a poco tempo fa, in Svizzera poche persone conoscevano gli SDG, ossia gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. I 17 obiettivi rientrano nell’Agenda 2030, adottata dall’ONU nel 2015. Sebbene il Consiglio federale abbia presentato nel 2018 un rapporto nazionale sull’attuazione dell’Agenda 2030, gli SDG sono rimasti a lungo poco conosciuti. Negli ultimi anni, tuttavia, si osserva una crescente attenzione verso questi obiettivi a livello federale, cantonale e comunale – sembrano finalmente arrivare anche in Svizzera. In linea con questa tendenza, l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e l’Ufficio federale della cultura (UFC) lanciano ora congiuntamente un bando nell’ambito del programma di promozione «Sviluppo sostenibile», dedicato al tema «Luoghi sostenibili e di qualità della vita». Il bando fa esplicito riferimento agli SDG 11 (Città e comunità sostenibili) e 15 (Vita sulla terra). L’iniziativa si basa sul Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione per la cultura dell’edilizia. I progetti possono essere presentati fino al 30 settembre 2025.

Che cosa costituisce l’essenza della cultura della costruzione?
Durante la Tavola rotonda della cultura della costruzione, tenutasi il 25 giugno al Museo Svizzero di Architettura, le persone partecipanti hanno annotato parole chiave come «collegare», «ispirare», «rendere possibile», «lasciare tracce». Altre associazioni spontanee, come «magia», «empowerment», «curiosità», «gioco» o «offerte di supporto», sono state scritte su un tappeto calligrafico che si può scrivere con l’acqua. L’impulso è venuto da Olivia Jenni del Museo Svizzero di Architettura, in seguito a una visita guidata multilingue alla mostra attuale «What Was Could Be: Experiments Between Preservation and Architecture».
Il fulcro delle discussioni dell’incontro di quest’anno è stato: come possiamo rafforzare e rendere più visibile la cultura della costruzione in Svizzera? L’incontro è stato organizzato da Archijeunes, che ha invitato a Basilea mediatrici e mediatori della cultura della costruzione da tutte le regioni del Paese. Dopo la visita al S AM, siamo stati ospitati nello spazio stimolante della Raumschule drumrum e abbiamo avuto l’opportunità di conoscere le attività innovative del collettivo Huushoch.
Uno dei temi principali è stato il progetto di ricerca del PNR 81, «Building together: Baukultur from the perspective of children and young people», che ha incoraggiato la partecipazione e il confronto. Il gruppo di progetto «Roadmap per l’educazione alla cultura della costruzione», nato dalla tavola rotonda dell’anno scorso, ha presentato i passi già compiuti per promuovere con convinzione collettiva il nostro campo. Infine, il Museo all’aperto di Ballenberg ci ha offerto una prospettiva entusiasmante: durante la stagione 2026, nella casa Matten, potremo progettare Finestra sul mondo della mediazione della cultura edilizia.

Andiamo alla Biennale di Architettura a Venezia!
Saremo di nuovo presenti al «Simposio internazionale sulla mediazione dell’architettura e della cultura della costruzione per i giovani» get involved VII, che si terrà il 24 e 25 ottobre a Venezia, come sempre promosso e organizzato da bink.
PATTERNLANGUAGE – TO ACT AND IMPACT IN SPACE: una lingua comune per discutere di questioni comuni è il tema di quest’anno del simposio get involved VII. Al centro vi è la ricerca di un linguaggio dei segni spaziali comprensibile a livello internazionale – più precisamente, di segni e motivi che, in modo transnazionale e giocoso, sperimentale e a bassa soglia, servano alla comunicazione e si rivolgano ai giovani, invitandoli a partecipare alla progettazione dello spazio.
Archijeunes organizza con la drumrum Raumschule, l’i2a Istituto Internazionale di Architettura e Ville en tête il workshop «Shared Language for Built Environment Education? An experiment from multilingual Switzerland».
Come paese quadrilingue, la Svizzera affronta la particolare sfida di rendere comprensibile e inclusivo il nostro ambito di attività, superando le barriere linguistiche.
Il workshop fa parte del progetto «Roadmap», nell’ambito del quale si sta elaborando una strategia per una maggiore visibilità dell’educazione alla cultura della costruzione – nelle scuole, ma naturalmente anche altrove. È sviluppato e realizzato da un gruppo di lavoro di mediatori e mediatrici della cultura della costruzione de la Tavola rotonda della cultura della costruzione, al quale – oltre alle quattro organizzazioni sopra menzionate – partecipano anche il BÜROfürBAUKULTUR, Heimatschutz, LABforKids e il S AM.
Saremmo lieti se anche altri membri della nostra rete venissero a Venezia al Padiglione svizzero.
Potete iscrivervi qui.

Archijeunes - ispirare i giovani alla cultura del territorio: Siamo lieti di essere stati nominati per il Building Award 2025 nella categoria "Promozione di giovani talenti nel campo della tecnologia”.

Quali sono attualmente gli obiettivi, i contenuti e i metodi più importanti di un'educazione della cultura del territorio sostenibile e partecipativa per la scuola primaria e secondaria? Come immaginano i bambini e i ragazzi una cultura edilizia locale sostenibile ed equa? Come devono essere progettate le offerte formative per includere il punto di vista di bambini e giovani?
Siamo lieti che queste e altre domande siano oggetto di studio nell'ambito del Programma di ricerca nazionale 81 „Baukultur". Il progetto “Building Together”, al quale noi di Archijeunes prendiamo parte in qualità di partner ‘pratico', sarà sviluppato sotto la direzione della ASP Schwyz con l’Università di Berna (Istituto di Geografia e mLAB), l’EPFL (Land Lab) e ARQubator. Attendiamo con ansia l’inizio di questa collaborazione e gli spunti che emergeranno dal progetto.

I giochi offrono un approccio ludico alla cultura della costruzione e permettono di rendere accessibili ai bambini e ai ragazzi temi complessi come l’urbanismo, la protezione del clima, la mobilità e la storia dell’architettura. Durante la nostra conferenza intitolata « Play ! Esplorare la cultura della costruzione con il gioco » abbiamo raccolto una collezione di giochi particolarmente adatti all’utilizzo nelle scuole o in ambienti ludici. Questi invitano gli alunni e gli studenti a percepire e interagire in maniera creativa con l’ambiente costruito, si ache si tratti di giochi elettronici, giochi di società o di giochi di ruolo. I giochi permettono di sviluppare la percezione spaziale, il pensiero sistemico, le competenze concettuali, o ancora il dialogo nel processo di pianificazione. Grazie ai loro vari formati e al loro adattamento a varie fasce d’età, essi offrono una gamma di possibilità enorme per l’educazione alla cultura della costruzione.
Per l’Avvento, vogliamo presentarvi una selezione di giochi da questa collezione. Ogni giorno, una nuova « porticina » si aprirà sul nostro canale IG : lasciatevi sorprendere !
Ci farebbe davvero piacere molto se voleste provare a giocare !

Oggi celebriamo il lancio della nostra piattaforma, completamente rinnovata.
Da quando pubblicammo il sito per la prima volta, nel lontano 2018 (oltre sei anni fa!), abbiamo costantemente aggiunto nuovi contenuti: nuove unità didattiche, un'intera biblioteca online che raccoglie una vasta gamma di risorse – libri, podcast, film e giochi – dedicati ai temi della cultura della costruzione, oltre a numerose offerte di mediazione messe a disposizione per scuole in varie regioni della Svizzera per promuoverla e sostenerla!
Il sito è stato ridisegnato e riprogrammato dal premiato studio Bänziger e Hug. Grazie al cambio del sistema di gestione dei contenuti (CMS), possiamo gestire meglio i suoi contenuti, Diverse modifiche apportate ai contenuti li rendono più semplici da utilizzare, e per queste miglioramenti ringraziamo i consigli degli insegnanti, educatrici ed educatori che abbiamo coinvolto nel processo di rinnovamento. C’è del colore in più, le attività e i progetti sono meglio organizzati e presentati in modo sistematico!
Cosa è rimasto invariato: La piattaforma trilingue è a disposizione di chiunque cerchi contenuti educativi e proposte di mediazione culturale di alta qualità e interesse legati alla cultura del costruito, così come per chi già lavora in questo campo. La piattaforma vuole e deve continuare a crescere.
Ora abbiamo una base ampia e solida su cui costruiremo continuamente, aggiungendo man mano nuovi livelli e integrando ciò che manca – sopratutto anche in italiano.

La campagna di quest’anno “Cambia la Svizzera!” inizia il 12 febbraio. Attendiamo con ansia di ricevere numerose proposte per il futuro della Svizzera. I giovani di età compresa tra i 12 e i 25 anni possono dare libero sfogo alla loro immaginazione e pubblicare le loro idee qui da ora in poi.
Alla fine della campagna, il 24 marzo, con un po’ di fortuna, una delle loro idee sarà selezionata da uno dei dieci membri del Consiglio nazionale che quest’anno partecipano a «Cambia la Svizzera!». Il 27 maggio, dieci giovani potranno quindi discutere le loro idee con i parlamentari e cercare modi concreti per realizzarle.

Save the Date : Rencontre du réseau Archijeunes à Bienne
Vendredi 4 novembre 2022, la Maison Farel à Bienne accueillera la rencontre du réseau organisée par Archijeunes sous le titre «La culture du bâti fait bouger les choses. De la médiation à l’engagement civique».
Des intervenants de la Suisse romande et de la Suisse alémanique offriront un aperçu de leur travail dans le domaine de la médiation de la culture du bâti et différents formats permettront un échange interdisciplinaire. Nous invitons les médiateurs de la culture du bâti, les professionnels de l’enseignement, de la socioculture, de la politique et de la culture du bâti ainsi que toutes les autres personnes intéressées à participer à cette rencontre qui durera une journée et à contribuer au débat.
En décembre 2020, le mouvement citoyen biennois «Westast so nicht! / Axe ouest : pas comme ça !» accomplit une première en Suisse : le projet de construction de l’autoroute urbaine à Bienne, prêt à être réalisé, est abandonné après un processus de dialogue. À partir de cet événement et d’autres exemples de mobilisation sociale, nous voulons approcher la question de savoir comment l’éducation à la culture architecturale peut encourager l’engagement civique. Quels sont les accès qui peuvent être créés par la médiation pour soutenir la capacité de réflexion et la dose nécessaires de sens critique ?
La médiation de la culture du bâti a la responsabilité de stimuler les enfants et les jeunes à prendre part, aujourd’hui et à l’avenir, à l’aménagement de l’environnement construit et donc à la vie sociale.
Le rencontre se tiendra en français et en allemand, les présentations seront traduites de manière simultanée.
De plus amples informations sur le programme et l’inscription suivront.
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