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Scoprire gli spazi

Lo spazio e il suo impatto costituisce un tema centrale in molti dipinti, fotografie e film. Affascina da un lato per come restituisce la tridimensionalità e dall'altro per le associazioni che suscita. Questa unità riguarda la scoperta di ambienti e spazi.

L'Unità Didattica è tratta dal testo “Bauten, Städte, Landschaften“.

Autori dello strumento: Hansjörg Gadient, Judith Gross; autrice dell'unità: Martina Keller; sommario a cura di Anouk Urben

Ciclo
2° ciclo (da 8 ai 12 anni)
3° ciclo (da 12 ai 15 anni)
Liceo
Sfera di competenza
Percezione dello spazio
Materia scolastica
Educazione figurativa, attività manuali (tessili o artigianali)
Lingue
Durata
Lezioni separate
Assistenza
Senza esperto/a
Lingue
Francese
Tedesco
Italiano
Cantone
Tutta la Svizzera
Regione e città
Tutta la Svizzera
Obiettivi
  • Le alunne e gli alunni sviluppano il loro proprio concetto di spazialità;
  • le alunne e gli alunni sono in grado di distinguere il concetto di spazio da altri fenomeni dell’ambiente costruito.
Contenuti

In architettura, gli ambienti che saranno realizzati sono spesso costruiti come modelli, che vengono poi fotografati. Non di rado all'interno di questi modelli si pongono delle figure per conferire allo spazio rappresentato una dimensione di scala. In questa esercitazione vogliamo sfruttare questo effetto di dimensionalità.

Procedura

Introduzione/input: l’insegnante posa sul tavolo un sacchetto di plastica bianco e chiede alle alunne e agli alunni cosa potrebbe rappresentare. Dopo le prime idee, l’insegnante mette una piccola figura nel sacchetto di plastica e chiede alla classe cosa potrebbe rappresentare adesso il sacchetto per questa figura. Si affronta il tema del cambio di scala. L’insegnante mostra varie immagini di situazioni spaziali per introdurre l’argomento e ispirare le alunne e gli alunni a creare i propri spazi.

Elaborazione: Le alunne e gli alunni costruiscono piccole figure di varie dimensioni, utilizzando materiali a scelta. Queste vanno poi collocate in spazi vuoti e fotografate. In alternativa, l’insegnante può ordinare piccole figure da un’azienda di modellismo, a esempio sul sito www.zumstein.ch.

Le alunne e gli alunni cercheranno spazi adatti in cui collocare la piccola figura (di dimensioni comprese tra 1 e 10 cm). Essa verrà poi fotografata in modo da creare un senso di spazialità. La fantasia trasforma le forme cave in antri segreti, hall di hotel futuristici o nell’ambientazione di un giallo. Risultano particolarmente interessanti gli spazi vuoti che normalmente non vengono associati all’architettura, come l’interno di un oggetto in ceramica. O spazi vuoti che diventano architettura solo grazie al cambio di scala, come l’interno di un forno a microonde. È importante guidare le studentesse e gli studenti non solo a sfruttare l’attrattiva del cambio di dimensione ma anche a trovare effettivamente degli spazi e a farne un tema di studio.

Ulteriori idee: Inventare una storia illustrata di 6-8 immagini in cui la figura attraversi diversi ambienti. Con la fotocamera, le situazioni possono prendere vita. Le alunne e gli alunni scrivono un testo per ogni immagine, in modo da creare una storia completa. Potranno rilegare il tutto in un libretto o in un leporello.

Requisiti

2-3 lezioni

Materiale
  • Forme vuote interessanti;
  • fotocamera o cellulare;
  • figure in scala da modellismo o figure fatte a mano in cartone;
  • gesso o argilla.
Archijeunes, DE / FR / IT