Abbiamo partecipato come di consueto al «Simposio internazionale sulla mediazione dell’architettura e della cultura della costruzione per i giovani» get involved VII, che è giunto alla sua settima edizione e si è svolto il 24 e 25 ottobre presso la Biennale Architettura di Venezia – come sempre realizzato e condotto da bink.
PATTERNLANGUAGE – TO ACT AND IMPACT IN SPACE: Come si può individuare un linguaggio comune nell’educazione alla cultura del territorio, per discutere assieme questioni condivise? Esistono segni e pattern che, al di là dei confini nazionali e in modo ludico, possano facilitare la comunicazione? Questa è stata la domanda centrale del simposio.
Con contributi provenienti da Austria, Tunisia, Spagna, Ungheria e Svizzera, un gruppo molto eterogeneo e internazionale ha discusso il tema per due giorni.
Archijeunes, insieme a drumrum Raumschule, l’i2a Istituto Internazionale di Architettura e Ville en tête, ha organizzato il contributo «Shared Language for Built Environment Education? An experiment from multilingual Switzerland». I partecipanti sono stati invitati a creare nuove associazioni e forme tridimensionali di significato – i cosiddetti «edifici di parole» – a partire da concetti chiave dell’educazione alla cultura della costruzione, riflettendovi poi insieme. Con l’ausilio di nettapipe colorati il lavoro si è “modellato” rapidamente e senza complicazioni in tre dimensioni. Con la traduzione dei concetti in tredici lingue – anche extra-europee – abbiamo ampliato ulteriormente l’orizzonte.
I concetti sono stati sviluppati in precedenza nell’ambito del progetto «Roadmap baukulturelle Bildung Schweiz», che mira a definire una strategia per rendere più visibile l’educazione alla cultura del territorio – nelle scuole, ma naturalmente anche in altri contesti contigui. Il progetto è stato sviluppato e realizzato da un altro gruppo di lavoro di mediatori e mediatrici in Svizzera – gruppo che, oltre alle quattro organizzazioni sopra citate, comprende anche BÜROfürBAUKULTUR, Heimatschutz, LABforKids e S AM.
Come Paese quadrilingue, la Svizzera si trova di fronte alla particolare sfida di riuscire a rendere il nostro campo d’azione comprensibile e inclusivo. Le barriere e le disuguaglianze linguistiche sono una realtà che ci mette regolarmente alla prova – e per cui non esistono soluzioni banali. La discussione al simposio ha mostrato che tornare a pattern e forme può creare una comprensione più profonda (del problema). Soprattutto lì dove le lingue risultano limitanti o escludenti, o dove le traduzioni letterali generano talvolta incomprensioni. Perché, in fin dei conti, la visione di un mondo in cui bambini e giovani percepiscono e comprendono meglio lo spazio costruito è forte e unificante.
Ringraziamo Annexe e Pro Helvetia per la loro ospitalità – grazie a loro abbiamo potuto trascorrere un’intera giornata nel Padiglione Svizzero. Un ringraziamento particolare a Tommaso Rava per il benvenuto e l’introduzione. Un sentito Grazie anche a Monika Abendstein, Barbara Feller e Marion Starzacher per l'organizzazione.
The Symposium was held in English.
Programme:
Friday 24 Oct., Austrian Pavillon & venue announced on site
11.00 am WELCOME of participants at the Austrian Pavilion and guided tour through the exhibition „Agency for a Better Living“
12.30 am Short break
1.00 pm Workshop 1: Pattern Bender / Muster Mixer (Sibylle Bader (Wanderklasse), Christian Frieß, Austria) in Austrian Pavillon
2.00 pm Introduction of workshop-teams (venue will be announced on site)
3.00 pm Short break
3.30 pm Workshop 2: Brain Arch (Faika Bejaoui, Alia Sellami, Mona Fakhfakh, Fatma Kobbi, Malek Derouiche, Sana Layeb, Neila Larbi, Anissa Ben Zineb, Imen Landoulsi, Samia Gallouzi, Tunesia)
4.30 pm Workshop 3: Trebello Barraca (Estella Freire, Vicente Blanco, Salvador Cidrás, Spain)
5:30 pm End of workshop programs at the Giardini
6.30 pm Meeting point at Campo Sant’Isepo, get together workshop: Placeholder (Team Technology and Design, University College of Teacher Education, Austria)
Saturday 25th Oct, Swiss Pavillon
10.15 am Welcome at the SWISS Pavillon & Introduction to day 2
10.30 am Workshop 1: Hiatus (Gabriella Pataky, Judit Skaliczki, Viola Rekvényi, Hungary)
11.30 am Workshop 2: Shared Language (Archijeunes: Eveline Althaus, Fiona Hager/ drumrum Raumschule, Basel: Nevena Torboski/ i2A, Lugano: Marta Buoro/ Ville-en-Tête, Lausanne: Anne-Chantal Rufer, Switzerland)
12.30 am Short break
1.00 pm Workshop 3: Tales of Space (Magdalina Rajeva, Bulgaria)
2.15 pm Plenary discussion and conclusion
3.00 pm Official end of the symposium