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20.11.2025
Moduli di Archijeunes ora disponibili nelle tre lingue nazionali
Sì, la particolarità del plurilinguismo svizzero è per noi fondamentale – così come contribuire concretamente a una migliore comprensione reciproca. Mentre altri rinunciano al francese precoce, noi invece proponiamo le nostre unità didattiche in tre lingue nazionali. Come lettrice del nostro bollettino e come utente della piattaforma archijeunes.ch, conosce certamente il nostro elemento centrale: la vasta gamma di materiali didattici liberamente accessibili. La piattaforma è concepita in modo trilingue, ma l’offerta di unità didattiche presenta ancora importanti differenze tra le regioni linguistiche. È per noi essenziale che anche le scuole della Svizzera romanda e del Ticino possano usufruire di un’ampia scelta. Per questo motivo abbiamo fatto tradurre tutte le unità didattiche di Archijeunes originariamente disponibili in tedesco nelle lingue francese e italiana.Siamo sostenuti in questo impegno dalla Fondazione Karl e Sophie Binding, dalla Fondazione Oertli e da Pro Patria, che si adoperano per l’equilibrio linguistico nel nostro Paese. Le unità didattiche sono state tradotte da professionisti e successivamente riviste da esperti madrelingua, poiché, nonostante i processi di armonizzazione degli ultimi anni, i sistemi scolastici e le forme di apprendimento nelle diverse regioni linguistiche conservano le loro specificità. Tra le oltre trenta unità tradotte figurano, ad esempio, Costruiamo una città, Un paesaggio in evoluzione, Forme abitative, La casa come nostra terza pelle, Ponti in legno, Nel pieno della vita – come volete vivere? Una panoramica è disponibile qui.

Sì, la particolarità del plurilinguismo svizzero è per noi fondamentale – così come contribuire concretamente a una migliore comprensione reciproca. Mentre altri rinunciano al francese precoce, noi invece proponiamo le nostre unità didattiche in tre lingue nazionali. Come lettrice del nostro bollettino e come utente della piattaforma archijeunes.ch, conosce certamente il nostro elemento centrale: la vasta gamma di materiali didattici liberamente accessibili. La piattaforma è concepita in modo trilingue, ma l’offerta di unità didattiche presenta ancora importanti differenze tra le regioni linguistiche. È per noi essenziale che anche le scuole della Svizzera romanda e del Ticino possano usufruire di un’ampia scelta. Per questo motivo abbiamo fatto tradurre tutte le unità didattiche di Archijeunes originariamente disponibili in tedesco nelle lingue francese e italiana.

Siamo sostenuti in questo impegno dalla Fondazione Karl e Sophie Binding, dalla Fondazione Oertli e da Pro Patria, che si adoperano per l’equilibrio linguistico nel nostro Paese. Le unità didattiche sono state tradotte da professionisti e successivamente riviste da esperti madrelingua, poiché, nonostante i processi di armonizzazione degli ultimi anni, i sistemi scolastici e le forme di apprendimento nelle diverse regioni linguistiche conservano le loro specificità. Tra le oltre trenta unità tradotte figurano, ad esempio, Costruiamo una città, Un paesaggio in evoluzione, Forme abitative, La casa come nostra terza pelle, Ponti in legno, Nel pieno della vita – come volete vivere? Una panoramica è disponibile qui.

17.11.2025
Nuovo dossier tematico dedicato al giardino scolastico
In occasione della Giornata di Rete Archijeunes del 21 novembre presso la PH Bern, dedicata al tema «Kosmos Schulhaus: spazi di apprendimento e cultura della costruzione», desideriamo richiamare l’attenzione sul nuovo dossier tematico «Giardini scolastici: un’area scolastica viva!». Una struttura scolastica, infatti, non è costituita soltanto dall’edificio, ma anche da uno spazio esterno più o meno esteso, la cui progettazione svolge un ruolo fondamentale per tutte le persone coinvolte. In sostanza vale ciò che vale ovunque: la cultura della costruzione riguarda sempre l’insieme — l’uno (l’edificio) non può esistere senza l’altro (lo spazio aperto), e viceversa.Il dossier tematico pone al centro le relazioni tra esseri umani e natura all’interno dell’area scolastica e affronta, in questo contesto, la questione di come promuovere la biodiversità. Siamo molto curiosi di scoprire il dossier e di lasciarci ispirare dagli stimoli che emergeranno durante la giornata della prossima settimana.Il dossier è disponibile online all’indirizzo:https://www.education21.ch/it/dossiers-tematici/giardini-scolastici

In occasione della Giornata di Rete Archijeunes del 21 novembre presso la PH Bern, dedicata al tema «Kosmos Schulhaus: spazi di apprendimento e cultura della costruzione», desideriamo richiamare l’attenzione sul nuovo dossier tematico «Giardini scolastici: un’area scolastica viva!». Una struttura scolastica, infatti, non è costituita soltanto dall’edificio, ma anche da uno spazio esterno più o meno esteso, la cui progettazione svolge un ruolo fondamentale per tutte le persone coinvolte. In sostanza vale ciò che vale ovunque: la cultura della costruzione riguarda sempre l’insieme — l’uno (l’edificio) non può esistere senza l’altro (lo spazio aperto), e viceversa.

Il dossier tematico pone al centro le relazioni tra esseri umani e natura all’interno dell’area scolastica e affronta, in questo contesto, la questione di come promuovere la biodiversità. Siamo molto curiosi di scoprire il dossier e di lasciarci ispirare dagli stimoli che emergeranno durante la giornata della prossima settimana.

Il dossier è disponibile online all’indirizzo:
https://www.education21.ch/it/dossiers-tematici/giardini-scolastici

10.11.2025
Orientamento nello spazio: caccia al tesoro su swisstopo
Un tempo leggere le carte era quasi una scienza segreta: solo gli iniziati ne comprendevano i disegni astratti con le loro linee particolari. Le mappe del tesoro – che siano davvero esistite o che siano un’invenzione affascinante dei narratori – erano per di più cifrate. Ciò che accomuna tutte le carte geografiche è il fatto che rappresentano una porzione del mondo là fuori. Per questo è e rimane affascinante vedere il mondo sulla carta e, viceversa, riconoscere i codici specifici della carta nel mondo reale. Le carte più belle del mondo vengono prodotte da oltre 170 anni dall’Ufficio federale di topografia – swisstopo. L’offerta dei cartografi oggi va ben oltre le tradizionali carte stampate e abilmente piegate: molte e molti di voi avranno già esplorato la carta digitale su map.geo.admin.ch, sperimentando le sue numerose funzionalità. Per le allieve e gli allievi dai 10 ai 15 anni esiste – e qui si chiude il cerchio con l’introduzione di questa comunicazione – una vera e propria caccia al tesoro: in dieci tappe scoprono in modo ludico la carta digitale della Svizzera. Una volta trovata l’ultima tappa, la classe può partecipare al concorso e vincere uno dei tre premi sorteggiati per ciascuna regione linguistica.Tutte le allieve e tutti gli allievi che raggiungono il luogo dell’ultima tappa ricevono in regalo da swisstopo una carta nazionale in scala 1:25 000 oppure una mySwissMap personalizzata.Il percorso è disponibile qui:https://www.swisstopo.admin.ch/it/caccia-al-tesoro-per-scuole

Un tempo leggere le carte era quasi una scienza segreta: solo gli iniziati ne comprendevano i disegni astratti con le loro linee particolari. Le mappe del tesoro – che siano davvero esistite o che siano un’invenzione affascinante dei narratori – erano per di più cifrate. Ciò che accomuna tutte le carte geografiche è il fatto che rappresentano una porzione del mondo là fuori. Per questo è e rimane affascinante vedere il mondo sulla carta e, viceversa, riconoscere i codici specifici della carta nel mondo reale. Le carte più belle del mondo vengono prodotte da oltre 170 anni dall’Ufficio federale di topografia – swisstopo. L’offerta dei cartografi oggi va ben oltre le tradizionali carte stampate e abilmente piegate: molte e molti di voi avranno già esplorato la carta digitale su map.geo.admin.ch, sperimentando le sue numerose funzionalità. Per le allieve e gli allievi dai 10 ai 15 anni esiste – e qui si chiude il cerchio con l’introduzione di questa comunicazione – una vera e propria caccia al tesoro: in dieci tappe scoprono in modo ludico la carta digitale della Svizzera. Una volta trovata l’ultima tappa, la classe può partecipare al concorso e vincere uno dei tre premi sorteggiati per ciascuna regione linguistica.Tutte le allieve e tutti gli allievi che raggiungono il luogo dell’ultima tappa ricevono in regalo da swisstopo una carta nazionale in scala 1:25 000 oppure una mySwissMap personalizzata.

Il percorso è disponibile qui:
https://www.swisstopo.admin.ch/it/caccia-al-tesoro-per-scuole

01.11.2025
Webinar series: Streets for Kids
Designing street environments in which children and young people feel safe and comfortable is particularly challenging. Streets involve concrete interests and spaces that are already allocated but are now meant to be redistributed. Against the backdrop of climate change and new concepts such as the sponge city, as well as enduring priorities such as the quality of stay, the debate on street space is currently gaining momentum.The Global Designing Cities Initiative GDCI, an organisation based in New York, is committed worldwide to the transformation of street environments. Five years ago, GDCI published the handbook  Designing Streets for Kids; building on this, it launched the Streets for Kids webinar series this year. The next webinar will take place on 19 November and focuses on Promoting Cycling for All Ages. Previous sessions covered topics such as school routes, involving children in the design process, and cooler, healthier streets.Recordings are available online in English, Spanish and Portuguese. A handbook titled «How to Engage Kids in Street Design» is also available for download.

Designing street environments in which children and young people feel safe and comfortable is particularly challenging. Streets involve concrete interests and spaces that are already allocated but are now meant to be redistributed. Against the backdrop of climate change and new concepts such as the sponge city, as well as enduring priorities such as the quality of stay, the debate on street space is currently gaining momentum.

The Global Designing Cities Initiative GDCI, an organisation based in New York, is committed worldwide to the transformation of street environments. Five years ago, GDCI published the handbook  Designing Streets for Kids; building on this, it launched the Streets for Kids webinar series this year. The next webinar will take place on 19 November and focuses on Promoting Cycling for All Ages. Previous sessions covered topics such as school routes, involving children in the design process, and cooler, healthier streets.

Recordings are available online in English, Spanish and Portuguese. A handbook titled «How to Engage Kids in Street Design» is also available for download.

29.10.2025
Nuova pubblicazione: Play! Esplorare la cultura della costruzione giocando
Siamo molto lieti di annunciarlo! In questi giorni esce una nuova pubblicazione di Archijeunes, di 110 pagine, disponibile in tre lingue. «Play! Esplorare la cultura della costruzione giocando» nasce dalla Giornata di Rete 2024 a Basilea e riunisce numerosi contributi provenienti dalla ricerca, dall’insegnamento e dalla mediazione. E poiché il tema è il gioco, la brochure è arricchita da una raccolta curata di giochi selezionati dedicati alla cultura della costruzione, particolarmente adatti all’uso nelle scuole, nei doposcuola e nei contesti di mediazione della cultura del costruire.Questi giochi stimolano la percezione dello spazio, il pensiero sistemico, le competenze progettuali e il dialogo sui processi di pianificazione. Offrono un’ampia gamma di possibilità di utilizzo per diverse fasce d’età e contribuiscono in modo significativo al nostro grande obiettivo: la formazione alla cultura della costruzione. Con questa nuova pubblicazione invitiamo voi – e tutti – a riscoprire il potenziale del gioco come forza creativa e partecipativa nella cultura del costruire.La brochure può essere ordinata su archijeunes.ch/play, dove è inoltre consultabile anche la collezione dei giochi.

Siamo molto lieti di annunciarlo! In questi giorni esce una nuova pubblicazione di Archijeunes, di 110 pagine, disponibile in tre lingue. «Play! Esplorare la cultura della costruzione giocando» nasce dalla Giornata di Rete 2024 a Basilea e riunisce numerosi contributi provenienti dalla ricerca, dall’insegnamento e dalla mediazione. E poiché il tema è il gioco, la brochure è arricchita da una raccolta curata di giochi selezionati dedicati alla cultura della costruzione, particolarmente adatti all’uso nelle scuole, nei doposcuola e nei contesti di mediazione della cultura del costruire.

Questi giochi stimolano la percezione dello spazio, il pensiero sistemico, le competenze progettuali e il dialogo sui processi di pianificazione. Offrono un’ampia gamma di possibilità di utilizzo per diverse fasce d’età e contribuiscono in modo significativo al nostro grande obiettivo: la formazione alla cultura della costruzione. Con questa nuova pubblicazione invitiamo voi – e tutti – a riscoprire il potenziale del gioco come forza creativa e partecipativa nella cultura del costruire.

La brochure può essere ordinata su archijeunes.ch/play, dove è inoltre consultabile anche la collezione dei giochi.

20.09.2025
Dossier tematico «Vivere la partecipazione!»
Siamo lieti di informarvi del nuovo dossier tematico «Vivere la partecipazione!» pubblicato da éducation21. Il dossier riunisce un’ampia varietà di materiali didattici e di proposte pedagogiche per tematizzare, sperimentare, vivere e promuovere la partecipazione – accanto ai materiali di apprendimento, presenta anche esempi concreti di pratica, come ad esempio «Il parco giochi ideale? Quello che i bambini progettano e costruiscono autonomamente».In un’ottica di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS), il dossier descrive la partecipazione sia come un diritto dell’infanzia sia come una competenza da acquisire, distinguendo tra partecipazione strutturale e partecipazione pedagogica.Per saperne di più:https://www.education21.ch/it/dossiers-tematici/partecipazione

Siamo lieti di informarvi del nuovo dossier tematico «Vivere la partecipazione!» pubblicato da éducation21. Il dossier riunisce un’ampia varietà di materiali didattici e di proposte pedagogiche per tematizzare, sperimentare, vivere e promuovere la partecipazione – accanto ai materiali di apprendimento, presenta anche esempi concreti di pratica, come ad esempio «Il parco giochi ideale? Quello che i bambini progettano e costruiscono autonomamente».

In un’ottica di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS), il dossier descrive la partecipazione sia come un diritto dell’infanzia sia come una competenza da acquisire, distinguendo tra partecipazione strutturale e partecipazione pedagogica.

Per saperne di più:
https://www.education21.ch/it/dossiers-tematici/partecipazione

11.09.2025
SAY Architecture Yearbook
Basilea si fregia già del titolo di «capitale dell’architettura» e, in questo autunno, tale autodichiarazione appare più fondata che mai. Il 26 settembre sarà presentata a Basilea la seconda edizione del SAY Swiss Architecture Yearbook 2025/26, accompagnata dall’inaugurazione della relativa mostra presso il Museo Svizzero di Architettura S AM (visitabile fino al 9 novembre).SAY è un progetto congiunto del S AM e della rivista werk, bauen+wohnen, realizzato su incarico della Fondazione Architettura Svizzera. Riunisce una selezione di opere architettoniche svizzere di particolare rilievo, prodotte tra il 2022 e il 2024, scelte da un comitato internazionale.Pubblicato da Park Books, SAY può essere interpretato anche come un inventario della produzione architettonica elvetica, presentato nelle tre lingue nazionali e in inglese.

Basilea si fregia già del titolo di «capitale dell’architettura» e, in questo autunno, tale autodichiarazione appare più fondata che mai. Il 26 settembre sarà presentata a Basilea la seconda edizione del SAY Swiss Architecture Yearbook 2025/26, accompagnata dall’inaugurazione della relativa mostra presso il Museo Svizzero di Architettura S AM (visitabile fino al 9 novembre).

SAY è un progetto congiunto del S AM e della rivista werk, bauen+wohnen, realizzato su incarico della Fondazione Architettura Svizzera. Riunisce una selezione di opere architettoniche svizzere di particolare rilievo, prodotte tra il 2022 e il 2024, scelte da un comitato internazionale.

Pubblicato da Park Books, SAY può essere interpretato anche come un inventario della produzione architettonica elvetica, presentato nelle tre lingue nazionali e in inglese.

13.08.2025
Punto focale della formazione alla cultura del territorio: PH FHNW 2025
Dopo Zugo, Berna, San Gallo, Coira, Kreuzlingen e Goldau, la nostra mostra itinerante «Brennpunkt baukulturelle Bildung» (Punto focale della formazione alla cultura del territorio) farà tappa presso l'Alta scuola pedagogica della FHNW nel campus di Muttenz dall'8 settembre al 20 ottobre.Il 15 ottobre si terrà un evento collaterale, organizzato in collaborazione con i docenti universitari Karin Manz e Martin Viehhauser, la biblioteca della FHNW Muttenz e la rete «Bildung & Architektur» (Formazione e architettura). È prevista una tavola rotonda con la prof.ssa Franziska Bertschy (titolare della cattedra di Didattica delle scienze/NMG), il Prof. Matteo Hofer (titolare della cattedra di Educazione estetica), la Prof.ssa Friederike Kluge (architetto e docente di architettura alla FHNW) e la Prof.ssa Karin Manz (titolare della cattedra di Sviluppo e ricerca didattica). Inoltre, alcuni mediatori culturali della regione riferiranno sulle loro iniziative.

Dopo Zugo, Berna, San Gallo, Coira, Kreuzlingen e Goldau, la nostra mostra itinerante «Brennpunkt baukulturelle Bildung» (Punto focale della formazione alla cultura del territorio) farà tappa presso l'Alta scuola pedagogica della FHNW nel campus di Muttenz dall'8 settembre al 20 ottobre.

Il 15 ottobre si terrà un evento collaterale, organizzato in collaborazione con i docenti universitari Karin Manz e Martin Viehhauser, la biblioteca della FHNW Muttenz e la rete «Bildung & Architektur» (Formazione e architettura). È prevista una tavola rotonda con la prof.ssa Franziska Bertschy (titolare della cattedra di Didattica delle scienze/NMG), il Prof. Matteo Hofer (titolare della cattedra di Educazione estetica), la Prof.ssa Friederike Kluge (architetto e docente di architettura alla FHNW) e la Prof.ssa Karin Manz (titolare della cattedra di Sviluppo e ricerca didattica). Inoltre, alcuni mediatori culturali della regione riferiranno sulle loro iniziative.

13.07.2025
Museo all’aperto di Ballenberg
Finestre sul mondo dell’educazione alla cultura del costruito
La casa Matten nel museo all’aperto di Ballenberg si dedica ogni anno a un tema diverso, di attualità. Quest’anno il focus è sui materiali da costruzione sostenibili. L’anno prossimo il Ballenberg offrirà alla rete Archijeunes l’opportunità di aprire molteplici “finestre” sul mondo dell’educazione alla cultura del costruito.In concreto, tutte le organizzazioni e le persone attive nell’ambito della mediazione della cultura del costruito avranno la possibilità di presentare le proprie attività e il proprio impegno – che si tratti di testi, poster, file audio o video – le forme espressive sono ancora da definire. Proposte e suggerimenti sono benvenuti!Nel contesto di un’introduzione generale al mondo dell’educazione alla cultura del costruito, verranno inoltre trasmessi contributi elaborati collettivamente. Sarà anche possibile scoprire – leggendo, giocando o ascoltando – una selezione di esposizioni e risorse tratte dalla piattaforma Archijeunes.Oltre a questa esposizione, la mansarda della casa Matten sarà a disposizione delle operatrici e degli operatori della mediazione culturale attivi in Svizzera, per OpenLab, attività educative e altre iniziative legate a questo tema centrale. Il Ballenberg è aperto a nuove idee e contribuisce alle spese.Le persone interessate possono iscriversi entro il 30 settembre a franziska.werlen@ballenberg.ch.

La casa Matten nel museo all’aperto di Ballenberg si dedica ogni anno a un tema diverso, di attualità. Quest’anno il focus è sui materiali da costruzione sostenibili. L’anno prossimo il Ballenberg offrirà alla rete Archijeunes l’opportunità di aprire molteplici “finestre” sul mondo dell’educazione alla cultura del costruito.

In concreto, tutte le organizzazioni e le persone attive nell’ambito della mediazione della cultura del costruito avranno la possibilità di presentare le proprie attività e il proprio impegno – che si tratti di testi, poster, file audio o video – le forme espressive sono ancora da definire. Proposte e suggerimenti sono benvenuti!

Nel contesto di un’introduzione generale al mondo dell’educazione alla cultura del costruito, verranno inoltre trasmessi contributi elaborati collettivamente. Sarà anche possibile scoprire – leggendo, giocando o ascoltando – una selezione di esposizioni e risorse tratte dalla piattaforma Archijeunes.

Oltre a questa esposizione, la mansarda della casa Matten sarà a disposizione delle operatrici e degli operatori della mediazione culturale attivi in Svizzera, per OpenLab, attività educative e altre iniziative legate a questo tema centrale. Il Ballenberg è aperto a nuove idee e contribuisce alle spese.

Le persone interessate possono iscriversi entro il 30 settembre a franziska.werlen@ballenberg.ch.

10.07.2025
Programma di incentivazione per lo sviluppo sostenibile
Bis vor Kurzem wussten in der Schweiz nur wenige, was die SDGs sind. Es handelt sich um die Sustainable Development Goals der UNO. Die 17 Nachhaltigkeitsziele sind wiederum Teil der Agenda 2030, die von der UNO 2015 in Kraft gesetzt wurde. Obwohl der Bundesrat 2018 einen Länderbericht der Schweiz zur Umsetzung der Agenda 2030 vorlegte, blieben die SDGs weitgehend unbekannt. In den letzten Jahren lässt sich jedoch eine wachsende Präsenz der Nachhaltigkeitsziele bei Bund, Kantonen und Gemeinden feststellen; sie scheinen langsam in der Schweiz anzukommen. Dazu passt, dass das Bundesamt für Raumentwicklung ARE und das Bundesamt für Kultur BAK nun gemeinsam im Rahmen des Förderprogramms Nachhaltige Entwicklung eine Projektausschreibung zum Thema «Lebenswerte und nachhaltige Orte» lancieren und dabei ausdrücklich auf die SDG 11 (Nachhaltige Städte und Gemeinden) und SDG 15 (Leben an Land) verweisen. Die Ausschreibung orientiert sich am Davos Qualitätssystem für Baukultur; Projekte können noch bis zum 30. September 2025  eingereicht werden. Fino a poco tempo fa, in Svizzera poche persone conoscevano gli SDG, ossia gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. I 17 obiettivi rientrano nell’Agenda 2030, adottata dall’ONU nel 2015. Sebbene il Consiglio federale abbia presentato nel 2018 un rapporto nazionale sull’attuazione dell’Agenda 2030, gli SDG sono rimasti a lungo poco conosciuti. Negli ultimi anni, tuttavia, si osserva una crescente attenzione verso questi obiettivi a livello federale, cantonale e comunale – sembrano finalmente arrivare anche in Svizzera. In linea con questa tendenza, l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e l’Ufficio federale della cultura (UFC) lanciano ora congiuntamente un bando nell’ambito del programma di promozione «Sviluppo sostenibile», dedicato al tema «Luoghi sostenibili e di qualità della vita». Il bando fa esplicito riferimento agli SDG 11 (Città e comunità sostenibili) e 15 (Vita sulla terra). L’iniziativa si basa sul Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione per la cultura dell’edilizia. I progetti possono essere presentati fino al 30 settembre 2025.

Bis vor Kurzem wussten in der Schweiz nur wenige, was die SDGs sind. Es handelt sich um die Sustainable Development Goals der UNO. Die 17 Nachhaltigkeitsziele sind wiederum Teil der Agenda 2030, die von der UNO 2015 in Kraft gesetzt wurde. Obwohl der Bundesrat 2018 einen Länderbericht der Schweiz zur Umsetzung der Agenda 2030 vorlegte, blieben die SDGs weitgehend unbekannt. In den letzten Jahren lässt sich jedoch eine wachsende Präsenz der Nachhaltigkeitsziele bei Bund, Kantonen und Gemeinden feststellen; sie scheinen langsam in der Schweiz anzukommen. Dazu passt, dass das Bundesamt für Raumentwicklung ARE und das Bundesamt für Kultur BAK nun gemeinsam im Rahmen des Förderprogramms Nachhaltige Entwicklung eine Projektausschreibung zum Thema «Lebenswerte und nachhaltige Orte» lancieren und dabei ausdrücklich auf die SDG 11 (Nachhaltige Städte und Gemeinden) und SDG 15 (Leben an Land) verweisen. Die Ausschreibung orientiert sich am Davos Qualitätssystem für Baukultur; Projekte können noch bis zum 30. September 2025  eingereicht werden.

 

Fino a poco tempo fa, in Svizzera poche persone conoscevano gli SDG, ossia gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. I 17 obiettivi rientrano nell’Agenda 2030, adottata dall’ONU nel 2015. Sebbene il Consiglio federale abbia presentato nel 2018 un rapporto nazionale sull’attuazione dell’Agenda 2030, gli SDG sono rimasti a lungo poco conosciuti. Negli ultimi anni, tuttavia, si osserva una crescente attenzione verso questi obiettivi a livello federale, cantonale e comunale – sembrano finalmente arrivare anche in Svizzera. In linea con questa tendenza, l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e l’Ufficio federale della cultura (UFC) lanciano ora congiuntamente un bando nell’ambito del programma di promozione «Sviluppo sostenibile», dedicato al tema «Luoghi sostenibili e di qualità della vita». Il bando fa esplicito riferimento agli SDG 11 (Città e comunità sostenibili) e 15 (Vita sulla terra). L’iniziativa si basa sul Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione per la cultura dell’edilizia. I progetti possono essere presentati fino al 30 settembre 2025.